siglomane ha scritto:Ho riaggiornato tutto. Come altra sigla (di coda, presumo) di "Un'estate, un inverno" a me risulta "Siamo la gente, siamo il mondo" cantata da Piero.
Inoltre "Roots of oak" era solo sigla di testa di "Un certo Harry Brent". La sigla di coda era "Un amico" di Valeria Fabrizi (vedi lettera A).
E già, fra l'altro gran bella canzone a quanto rammento; per il resto sono felice di esserti stato utile e, così facendo, di esserlo stato a tutti
Quanto alle sigle di "Un estate, un inverno", quella di coda fu forse il brano che hai citato, ricordo vagamente qualcosa del genere (ipotizzo che potesse esserlo dell'ultima puntata).
Sul 45 giri "fotografico" della Cinquetti c'è quindi il riferimento allo sceneggiato? Lo chiedo perché in quel periodo Gigliola viveva una fase folk, in parte testimoniatata da un programma da lei condotto (benché improntato più al liscio o giù di lì che al folk vero e proprio, c'erano anche scene di ballo "in massa"): non è da escludere perciò che il brano fosse già stato pubblicato, anche singolarmente, indipendentemente da "Un estate...".
L'incertezza sulla sigla di coda è dovuta al fatto che vidi lo sceneggiato ormai molto tempo fa, in replica su Rai Uno nel 1985 o forse '86, ed è più facile ricordarsi di un brano popolare che, fra l'altro, mi fecero persino imparare alle elementari qualche anno prima. Dell'altra presunta sigla non ho trovato in rete traccia immediata, almeno nei canali più accessibili, ma che io ricordi, in ogni puntata, i titoli di testa erano accompagnati da "Sciur Padrun...".
EDIT: che scemo che sono, sono andato a controllare ed ho visto (che emozione) la copertina della Cinquetti, quindi c'è in pratica il riferimento alla trasmissione televisiva senza specificarne la tipologia
